Castel Sant’Elmo, situato sulla collina del Vomero, è probabilmente uno dei luoghi più “cruenti” di Napoli e secondo le leggende popolari sia infestato da numerose entità. Costruito per ordine di Roberto il Saggio ed ultimato sotto il regno di Giovanna I d’Angiò, il castello divenne presto teatro di numerosi e violenti assedi: quando francesi e spagnoli combatterono per la conquista del Regno di Napoli, la fortezza era un punto militare nevralgico data la posizione rialzata da cui si poteva controllare l’intera città. Secondo una leggenda, i nemici che assaltavano il castello venivano giustiziati nei sotterranei e lasciati a marcire lì senza sepoltura. Fonti storiche, invece, affermano che una notte di tempesta un fulmine si abbatté sul deposito di munizioni della fortezza e l’esplosione che ne scaturì uccise sul colpo più di 150 soldati che stanziavano nelle mura. Oltre a questi spiacevoli eventi è la stessa forma del castello a suscitare occulti interessi. Le mura esterne presentano sei “punte”, i bastioni posti alle estremità: ovviamente la scelta è stata fatta per garantire maggior difendibilità da ogni versante, ma in molti vedono un collegamento con la stella a sei punte onnipresente in ogni simbologia esoterica. Ecco perchè vi sono numerose leggende intorno Castel Sant’Elmo. I custodi hanno affermato che di notte dalle mura del castello si alzano grida fortissime, come se le anime dei morti senza riposo continuassero a disperarsi per la mancata sepoltura. Molto probabilmente, però, si tratta del sibilare del vento attraverso le innumerevoli grotte e cavità sotto la struttura. In molti affermano di aver avvistato un fantasma in bianco aggirarsi nelle sale interne o lungo la pedamentina esterna attraversando mura e porte. Fortunatamente questa presenza non è ostile, ma burlona e giocherellona: tende infatti a comparire improvvisamente spaventando i malcapitati per poi scomparire ridendo a crepapelle. L’ultima leggenda, la più fantasiosa, è legata alla “Sala delle Maschere”. Qui sono conservate maschere storiche indossate dai più illustri protagonisti del teatro napoletano come Eduardo, Peppino De Filippo e Totò. In molti sostengono che certe notti i fantasmi di questi grandi attori decidano di tornare ad indossare le amate maschere aggirandosi nella stanza con esse.
Castel Sant'Elmo, located on the Vomero hill, is probably one of the "bloodiest" places in Naples and according to popular legends it is infested by numerous entities.Built by order of Robert the Wise and completed under the reign of Joanna I of Anjou, the castle soon became the scene of numerous violent sieges: when the French and the Spanish fought for the conquest of the Kingdom of Naples, the fortress was a strategic military point given the elevated position from which the entire city could be controlled. According to a legend, enemies who attacked the castle were executed in the dungeons and left to rot there without burial. Historical sources, on the other hand, state that one stormy night lightning struck the ammunition depot of the fortress and the resulting explosion killed more than 150 soldiers who were stationed in the walls instantly. In addition to these unpleasant events, it is the very shape of the castle that arouses hidden interests. The outer walls have six "points", the bastions placed at the ends: obviously the choice was made to ensure greater defendability from all sides, but many see a connection with the omnipresent six-pointed star in every esoteric symbology. This is why there are numerous legends around Castel Sant'Elmo. The keepers said that at night very loud cries rise from the castle walls, as if the restless souls of the dead continued to despair over their failure to be buried. Most likely, though, it's the wind hissing through the innumerable caves and hollows beneath the structure. Many claim to have seen a ghost in white wandering around the internal rooms or along the external platform, crossing walls and doors. Fortunately, this presence is not hostile, but prankster and playful: in fact, it tends to appear suddenly, scaring the unfortunates and then disappear laughing out loud. The last legend, the most imaginative, is linked to the "Hall of Masks". Here are preserved historical masks worn by the most illustrious protagonists of the Neapolitan theater such as Eduardo, Peppino De Filippo and Totò. Many argue that some nights the ghosts of these great actors decide to go back to wearing their beloved masks by wandering around the room with them.
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