IL MONASTERO DI SANT'ARCANGELO A BAIANO



IL MONASTERO DI SANT'ARCANGELO A BAIANO

La chiesa di Sant’Arcangelo a Baiano fu una delle prime strutture volute dagli Angioini per consacrare la vittoria sugli Svevi. Il monastero fu edificato nella zona di Forcella, nella piazza che porta lo stesso nome, Sant’Arcangelo a Baiano: ora la struttura è deserta, infestata, si dice, da fantasmi ed ombre vaganti, ma un tempo è stato teatro di sangue e sacrilegi. Intorno al 1540, Laura Baiano era a capo del monastero quando un gruppo di giovani fanciulle furono costrette, dai genitori, a prendere i voti. Le giovani donne sognavano la libertà e l’amore mentre la vita monastica, monotona e silenziosa, reprimeva loro desideri. Così col passare del tempo le suore divennero maligne e dispettose. Agata Arcamone, la più giovane e bella suora, insieme ad altre sue compagne, ottenne una pena correzionale dal vescovo per aver intrecciato tresche amorose con giovani nobili del monastero. Alcuni di questi giovani, tra cui Pier Antonio Terracina e Giacomo Crispo, furono vittime di successive vendette e vennero uccisi per mano di sicari nei modi più atroci. Inoltre la badessa e due suore furono avvelenate. Fu nominato un ispettore per indagare sulle voci sempre più insistenti di delitti brutali all’interno dell’edificio ed il risultato fu la soppressive del convento nel 1577. Oggi fra i resti del monastero si dice che si giri ancora il fantasma di Agata Arcamone la quale fuggì da Napoli dopo la decisione di chiudere il convento senza lasciare tracce di sè.

The church of Sant'Arcangelo in Baiano was one of the first structures wanted by the Angevins to consecrate the victory over the Swabians. The monastery was built in the Forcella area, in the square that bears the same name, Sant'Arcangelo a Baiano: now the structure is deserted, haunted, it is said, by ghosts and wandering shadows, but it was once the scene of blood and sacrilege . Around 1540, Laura Baiano was in charge of the monastery when a group of young girls were forced by their parents to take their vows. Young women dreamed of freedom and love while the monotonous and silent monastic life repressed their desires. So over time the nuns became mean and spiteful. Agata Arcamone, the youngest and most beautiful nun, together with her other companions, obtained a correctional sentence from the bishop for having intertwined amorous affairs with young nobles of the monastery. Some of these young men, including Pier Antonio Terracina and Giacomo Crispo, were victims of successive vendettas and were killed at the hands of assassins in the most atrocious ways. Furthermore, the abbess and two nuns were poisoned. An inspector was appointed to investigate the increasingly insistent rumors of brutal crimes inside the building and the result was the suppression of the convent in 1577. Today it is said that the ghost of Agata Arcamone still roams among the remains of the monastery fled from Naples after the decision to close the convent without leaving any traces of himself.



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