La leggenda della Janara è una delle più famose della Campania. Questa creatura, a cui spesso viene attribuita la responsabilità di incubi e paralisi da sonno, è una figura mistica molto antica e appartenente alla parte più antica e profana della città. Seppure relegata ad un mondo di credenze popolari, la Janara viene avvistata anche al giorno d’oggi. Sono molte infatti le persone che giurano di averne riconosciuto le fattezze nel buio della notte e tante altre quelle che affermano di non riuscire a dormire serenamente per questo. Secondo la leggenda lo spirito troverebbe incarnazione nel corpo di una donna realmente esistita, quello di una sacerdotessa deceduta tantissimi anni fa. Il nome della religiosa era Diana, storpiato poi in Janara con l’intento di attribuirgli un’accezione negativa. La donna aveva sempre avuto un carattere un po’ particolare e si narra che la sua vocazione spirituale altro non fosse che un modo per mascherare la natura da strega. La fattucchiera aveva l’abitudine di introdursi nelle case altrui per spiare chi ci abitava e guardare i bambini dormire: la sua profonda inquietudine risiedeva proprio nel desidero, mai avveratosi, di diventare mamma. Diana entrava nelle abitazioni degli altri anche per sottrarre loro i cavalli. Il giorno dopo i puledri ritornavano con una criniera intrecciata, traccia inconfondibile del passaggio della strega. Oggi invece la visita dello spirito lo si avverte con una pressione improvvisa al ventre, segno che la Janara si è appena seduta sulla persona dormiente. Molto spesso, sempre secondo la credenza, lo spirito lascia in disordine le cose o provoca come una sensazione di soffocamento in chi la guarda.
The legend of Janara is one of the most famous in Campania. This creature, which is often attributed the responsibility of nightmares and sleep paralysis, is a very ancient mystical figure and belongs to the oldest and most profane part of the city. Although relegated to a world of popular beliefs, the Janara is also seen today. In fact, there are many people who swear they have recognized its features in the dark of the night and many others who claim they cannot sleep peacefully because of this. According to legend, the spirit would find incarnation in the body of a real woman, that of a priestess who died many years ago. The nun's name was Diana, then crippled into Janara with the intention of giving it a negative meaning. The woman had always had a somewhat particular character and it is said that her spiritual vocation was nothing more than a way to disguise her nature as a witch. The sorceress used to break into other people's houses to spy on who lived there and watch the children sleep: her deep concern lay precisely in her wish, which never came true, to become a mother. Diana also entered other people's homes to steal their horses. The next day the foals returned with a braided mane, an unmistakable sign of the witch's passage. Today, however, the visit of the spirit is felt with a sudden pressure on the belly, a sign that the Janara has just sat on the sleeping person. Very often, always according to belief, the spirit leaves things in disorder or causes a feeling of suffocation in the viewer.
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