LA MALEDIZIONE DELLA GAIOLA



LA MALEDIZIONE DELLA GAIOLA

La Gaiola è un piccolo isolotto del Golfo di Napoli sulle cui sponde sorge una splendida villa, ma, nonostante il paesaggio molto caratteristico e affascinante, è disabitata da più di quarant’anni. Pare, infatti, che vi sia una terribile maledizione che colpisce proprietari e villeggianti aleggi sull’isola. Alle sue origini l’isola era nota come Euplea, che significa protettrice della navigazione e sicuro rifugio e per questo vi fu eretto un piccolo tempio. Ai tempi dei romani sull’isolotto della Gaiola visse un uomo, un liberto di nome Publio Vedio Pollione, che amava l’isola in modo particolare, per cui ci costruì la villa. La leggenda vuole che nelle vicinanze della villa di Pollione, sorgesse la scuola di magia di Virgilio, dove questi insegnava ai suoi allievi l’arte della magia. La Gaiola si ritrovò sotto l’effetto di una terribile maledizione a causa di uno degli allievi del famoso poeta che portò, nei secoli successivi, sfortuna e morte a tutti gli abitanti dell’isolotto e della Villa costruita da Publio Vedio Pollione. Nel 1871 Luigi Negri, fondatore della società italiana di pescicoltura, comprò l’isolotto per poi rivenderlo l’anno successivo, dato che la sua società era fallita. Il secondo proprietario della Gaiola, Hans Braun, venne ritrovato morto avvolto in un tappeto, assassinato in circostanze che non furono mai del tutto chiarite, mentre la sua vedova l’anno successivo annegò nel mare che circonda la bella e tremenda isola. Nel 1926 la villa era collegata alla terraferma da una teleferica e, in una notte di tempesta, il cavo si spezzò mentre una signora tedesca, Elena Von Parish, stava rientrando sull’isola: venne trascinata nel mare e sparì per sempre, mentre i proprietari della villa che ospitavano la donna, furono talmente scossi dalla vicenda che si suicidarono. Qualcuno cercò di cambiare la fama della villa, come il barone tedesco Paul Karl Langheim che provò, organizzando feste ed incontri mondani, a far brillare di vitalità quell’angolo di Posillipo, ma il costo di questa vitalità fu pesantissimo: finì rapidamente sul lastrico. Negli anni Sessanta Gianni Agnelli comprò l’isola, ma, dopo breve tempo, la rivendette. Nel 1978 l’isola passò a Gianpasquale Grappone: finì in galera travolto dai debiti ed il giorno in cui la villa fu messa all’asta, la moglie Pasqualina morì in un incidente stradale. In più, i pescatori della zona raccontano che la villa sia frequentata dal fantasma di una donna morta negli anni ’20, in circostanze misteriose, dopo aver scoperto il tradimento del marito. 

La Gaiola is a small islet in the Gulf of Naples on whose shores stands a splendid villa, but, despite the very characteristic and fascinating landscape, it has been uninhabited for more than forty years. It seems, in fact, that there is a terrible curse that affects owners and vacationers hovering over the island. At its origins the island was known as Euplea, which means protector of navigation and safe refuge and for this reason a small temple was erected there. In Roman times, a man lived on the islet of Gaiola, a freedman named Publius Vedio Pollione, who loved the island in a particular way, so he built the villa there. Legend has it that Virgil's magic school was built near the villa of Pollione, where he taught his students the art of magic. La Gaiola found herself under the effect of a terrible curse caused by one of the pupils of the famous poet who brought, in the following centuries, bad luck and death to all the inhabitants of the islet and of the Villa built by Publius Vedio Pollione. In 1871 Luigi Negri, founder of the Italian fish farming company, bought the islet and then resold it the following year, since his company had gone bankrupt. The second owner of the Gaiola, Hans Braun, was found dead wrapped in a carpet, murdered in circumstances that were never fully clarified, while his widow the following year drowned in the sea surrounding the beautiful and terrible island. In 1926 the villa was connected to the mainland by a cable car and, on a stormy night, the cable broke while a German lady, Elena Von Parish, was returning to the island: she was dragged into the sea and disappeared forever, while the owners of the villa that housed the woman, were so shaken by the story that they committed suicide. Someone tried to change the reputation of the villa, like the German baron Paul Karl Langheim who tried, by organizing parties and social gatherings, to make that corner of Posillipo shine with vitality, but the cost of this vitality was very heavy: he quickly went broke. In the 1960s Gianni Agnelli bought the island, but, after a short time, he resold it. In 1978 the island passed to Gianpasquale Grappone: he ended up in jail overwhelmed by debts and the day the villa was auctioned off, his wife Pasqualina died in a car accident. In addition, the fishermen of the area say that the villa is haunted by the ghost of a woman who died in the 1920s, under mysterious circumstances, after discovering her husband's betrayal.



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