Il palazzo Donn’Anna, edificato nel Cinquecento, è un grosso edificio che si erge nel mare di Posillipo. Fu acquistato da Luigi Carafa di Stigliano ed ereditato da donn’Anna Carafa, principessa di Stigliano dopo la morte del padre e del fratello. Donn’Anna era solita organizzare feste, dalle finestre splendevano continuamente vivide luci ed attorno al palazzo erano ormeggiate tante barchette adorne di velluti e di lampioncini colorati. Tutta la nobiltà spagnola e napoletana accorreva ad una delle magnifiche feste dell’altera Anna Carafa. Era infatti una donna bellissima, contesta da nobili ed illustri personaggi, ma la sua brama di prestigio e vanità le procurarono non poche ostilità. Come era usanza per la nobiltà del periodo, anche donn’Anna si dilettava organizzando esibizioni teatrali interpretate da parenti e conoscenti in casa sua. Durante una di queste rappresentazioni la nipote della nobildonna, Mercedes de las Torres, interpretava il ruolo di una schiava innamorata del suo padrone, in questo caso rappresentato dal principe Gaetano di Casapesenna, nei confronti del quale Donna Carafa provava un profondo sentimento. L’opera terminò con un appassionato bacio fra ‘’padrone e serva’’, l’esibizione venne apprezzata dai nobili presenti eccetto la proprietaria di casa. Nei giorni seguenti la tensione fra le due donne fu sempre più tangibile finché, ad un certo punto, Mercedes scomparve. Gaetano la cercò invano, pregò, supplicò ma non la rivide mai più fino a che morì, giovane, in battaglia. Nel palazzo sul mare ci furono altre feste ed omaggi alla duchessa che, però, sedeva sul suo trono con l’anima avvelenata ed il cuore solitario. La leggenda vuole che nel palazzo posillipino i due innamorati continuino a cercarsi, mentre lo spettro di donn’Anna aleggi ancora nella struttura, impedendo loro di trovarsi anche dopo la morte.
Palazzo Donn'Anna, built in the sixteenth century, is a large building that stands in the sea of ??Posillipo. It was bought by Luigi Carafa di Stigliano and inherited by donn'Anna Carafa, princess of Stigliano after the death of her father and brother. Donn'Anna used to organize parties, bright lights shone continuously from the windows and many small boats adorned with velvets and colored lanterns were moored around the building. All the Spanish and Neapolitan nobility flocked to one of the magnificent parties of the haughty Anna Carafa. She was in fact a beautiful woman, contested by noble and illustrious personalities, but her lust for prestige and vanity caused her no small amount of hostility. As was the custom for the nobility of the period, Donna Anna also delighted in organizing theatrical performances performed by relatives and acquaintances in her home. During one of these performances, the noblewoman's niece, Mercedes de las Torres, played the role of a slave in love with her master, in this case represented by Prince Gaetano di Casapesenna, for whom Donna Carafa had a deep feeling. The work ended with a passionate kiss between "master and servant", the performance was appreciated by the nobles present except for the owner of the house. In the following days the tension between the two women was increasingly tangible until, at a certain point, Mercedes disappeared. Gaetano looked for her in vain, prayed and pleaded but he never saw her again until he died young in battle. In the palace on the sea there were other parties and tributes to the duchess who, however, sat on her throne with a poisoned soul and a lonely heart. Legend has it that in the Posillipino palace the two lovers continue to look for each other, while the ghost of donn'Anna still hovers in the structure, preventing them from finding each other even after death.
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